La normativa non aveva previsto l’attuale situazione e molte imprese si trovano in una condizione di incertezza. Alcune, infatti, non stanno ricevendo alcuna comunicazione dal Gse: né quella che conferma la prenotazione dell’incentivo con indicazione del credito d’imposta spettante, né quella che informa dell’esaurimento delle risorse.
In data 16 giugno 2025 è stato pubblicato il decreto direttoriale di apertura della piattaforma informatica 4.0 per la misura inerente al credito d’imposta per investimenti in beni strumentali4.0.Il nuovo processo per la prenotazione del credito d'imposta Industria 4.0 è strutturato in tre fasi distinte, tutte gestite tramite il portale GSE.
In seguito alle novità introdotte dalla Legge di bilancio 2025 (Articolo 1, commi 445-448, della Legge n. 207 del 30 dicembre 2024) la misura del credito d’imposta per investimenti in beni strumentali 4.0 ha subito delle modifiche significative. Oltre ad eliminare l’agevolazione per gli investimenti in beni immateriali 4.0 ...
Negli anni passati, molte aziende hanno aderito al credito d’imposta Ricerca & Sviluppo (R&S) con l’obiettivo di valorizzare i propri progetti interni. Tuttavia, la normativa in vigore fino al 2022 era molto restrittiva, richiedeva un altissimo contenuto di novità e ha purtroppo portato a numerosi contenziosi e richieste di riversamento dei crediti da parte dell’Agenzia delle Entrate. Oggi la situazione è cambiata radicalmente.
Il Governo ha definito l’emendamento che migliora e semplifica il Piano Transizione 5.0. Confermata la cumulabilità totale con altri incentivi, introdotta la semplificazione del calcolo del risparmio energetico per i beni obsoleti, incrementato il primo scaglione da 2,5 a 10 Milioni di Euro. Altre modifiche sono previste nel corso del prossimo anno.
Il credito d’imposta per attività di innovazione tecnologica, digitale e di transizione ecologica è un'agevolazione fiscale introdotta per incentivare le imprese che investono in processi di trasformazione tecnologica e digitale, nonché in progetti di sostenibilità ambientale. Questa misura si inserisce nel quadro delle agevolazioni per la ricerca, lo sviluppo e l’innovazione e mira a supportare la competitività delle imprese favorendo la digitalizzazione e l’adozione di tecnologie innovative.
Il Governo ha definito l’emendamento che migliora e semplifica il Piano Transizione 5.0. Confermata la cumulabilità totale con altri incentivi, introdotta la semplificazione del calcolo del risparmio energetico per i beni obsoleti, incrementato il primo scaglione da 2,5 a 10 Milioni di Euro. Altre modifiche sono previste nel corso del prossimo anno.
Cresce l’interesse per il Piano Transizione 5.0 da parte delle imprese anche se il montante dei crediti prenotati (152 Milioni di Euro) è ancora troppo basso rispetto al totale delle risorse disponibili fino al dicembre 2025 (6,3 Miliardi di Euro). Ecco le modifiche più rilevanti che potrebbero trovare applicazione nella prossima Legge di Bilancio da approvare entro il 31 dicembre di quest’anno:
FA Consultants è il partner strategico per cogliere tutte le opportunità offerte dal Piano Transizione 5.0. Con un’esperienza consolidata nel settore della carrozzeria per autoveicoli, mettiamo a disposizione competenze specifiche per guidarti negli investimenti tecnologici e produttivi che possono rivoluzionare il tuo modo di operare.
E’ in arrivo un importante pacchetto di modifiche migliorative per il piano Transizione 5.0. E’ stato presentato in Commissione Bilancio al Senato un emendamento al Decreto Fiscale che ha lo scopo di aumentare l’attrattività di questo strumento agevolativo. Ad oggi, a causa di una normativa troppo restrittiva e complessa, sono stati prenotati solo 99 milioni di Euro, una cifra ben lontana dalle aspettative del Governo se si pensa ai 6,3 miliardi di Euro stanziati per il biennio 2024 – 2025. Le principali proposte di modifica riguardano: